Far From Earth

Chronicles From Zeta Reticuli


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Media

Oggi, sempre più, ci viene chiesta razionalità nell’agire, nel porci, nel semplice essere. Agire in modo giusto, serio, prevedibile. Riflettere bene, essere medi, ancor più in questa società di estremi, forse proprio per compensarne tale vena. E proprio dinnanzi a tale e richiesta mi sono fermato di tanto in tanto a pensare. Rimuginare sull’essere medio, comune (non che ciò sia un male assoluto), ragionevole. E molte volte ho voluto essere (o non essere) un estremo, scegliendo vie che non mi hanno portato fama, soldi o felicità. E, con forbita perifrasi, che belle scelte di m***a dirà qualcuno. Ma il passato è tale, e cambiarlo non ci trasformerebbe come speriamo. E poi quelle scelte sono state figlie di considerazioni razionali dei loro tempi, tanto per contraddirmi, e dunque sono state sensate. Senza contare che il mio essere di oggi è tale grazie anche a quelle scelte.

Ma, prima di parlare d’altro, vorrei sottolineare come il medio sia da una parte una normalità desiderabile, il tranquillo e quieto vivere dove possiamo andare a dormire senza pensare come sta il resto del mondo, senza temere di doverci svegliare di nuovo. Però il medio è anche l’annullamento delle identità, lo sciogliersi lentamente nella società stessa, rendendoci perfettamente rimpiazzabili e indistinguibili. Non credo che, almeno oggi come oggi, l’essere umano tenda per sua spontanea volontà al medio, la natura di per sé favorisce una certa variabilità per stimolare la sopravvivenza, però è pur vero che la società per come è organizzata persegue il livellamento degli individui nella migliore delle ipotesi, anche se pure in questo caso c’è molta contraddizione visto che i vertici della società si autocelebrano superiori ai medi, i vincenti, anche se poi nel loro agire (ed ai risultati) mostrano di essere esattamente come i medi da cui si dicono migliori.

Forse il discorso stesso di medi ed estremi è solo una sciocchezza, l’essere medi o estremi vale solo a quando siamo noi stessi, nel momento in cui vogliamo “essere” o “non essere” per motivi indotti dall’esterno cadiamo nell’essere qualcosa che non ci appartiene, e che rischiamo di rimpiangere prima o poi. Certo, questo sarebbe il meglio in una prospettiva di assoluta libertà e riuscendo a discernere ogni influenza cui il mondo esterno ci assoggetta, poi nella vita reale possiamo solo sperare di fare scelte che ci facciano felici, non semplici o popolari, che magari richiedono molto impegno, ma che alla fine rendano noi ed i nostri affetti persone migliori.

Anche in questo periodo ho di fronte la scelta della ragionevolezza o della follia, e come ogni volta è arduo scegliere tra logica ed intuito. Aprirsi ad un compromesso oppure perseguire la classica via? Dovrò rifletterci bene, una volta di più, per capire il dove andare. Andrò a farmi una media, che sia d’aiuto? ;)


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Wait

Ho avuto una settimana mezza piena, altrimenti avrei scritto prima, maaa … per il colloquio, mi sembra andato bene, uno dei tizi non mi è sembrato convintissimo, però dovrebbero farmi sapere di che morte morirò questa settimana, sperando nell’aiuto di Vishnu :D

Il colloquio era a Rolle, “solo” a 450km da casa … alle 13 … -_-” Diciamo che ho fatto il mio nuovo record di percorrenza con 900 km fatti in un giorno, e 12h di macchina xD Spero di non battere presto questo nuovo record :D Tra l’altro ho anche fatto i numeri in macchina, un distributore a gpl non lo si trova nemmeno a pagarlo in svizzera (non che se ne trovino molti di più in autostrada tra Milano ed Aosta … l’unico che ho trovato all’andata aveva pure esaurito il gpl xD). Il colloquio è stato abbastanza generico, come gli altri che avevo fatto mi hanno chiesto di parlare (per quasi due ora, in inglese :D) di me e di quello che ho fatto, spiegando le scelte e le motivazioni per il cambio di lavoro. Alla fin fine nulla di che, un colloquio molto simile a quelli già fatti in Italia, l’unica differenza è stata l’approccio un po’ più metodico e le domande più mirate rispetto al tipo di persona che cercano.

Ora non mi resta che aspettare un feedback da loro, sperando di essere preso :9

Per il resto, la settimana si sta pian piano riempiendo degli impegni, con la CRI continuano le lezioni, sabato ho anche fatto la notte (ho dormito ben 4 ore -_-” … e domenica ero in coma comissimo xD) ed anche kickboxing è rincominciato. Forse che forse inizio anche un corso di nuoto, anche perché prima o poi dovrò pur imparare a nuotare, sempre che riesca almeno a stare a galla :D E poi ci sono un sacco di altre cose che dovrei iniziare, ma tutto è un attimo in sospeso per vedere come va il colloquio, più che altro per capire cosa riuscirei a mantenere con gli orari e cosa dovrei spostare. Russo inizierà tra un paio di settimane, ma ballo per esempio devo ancora ancora a vedere quando inizi di preciso, e lo stesso vale per altra robetta che ho in sospeso. Prima mi fanno sapere il mio destino e meglio sarà :D